Potrai avere un campione di questo parquet per toccare con mano la qualità del legno.
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Dimensioni 19 x
90 x 900/2400 mm, 19 x 120 x 900/2400 mm
(Informarsi sempre
della disponibilità in magazzino di profili e
lunghezze)
Provenienza: Asia
Denominazione
commerciale: Teak
Densità |
0,67 g/cm3 |
0,06 |
Durezza |
4,2 |
1,3 |
Coefficiente di ritiro volumetrico |
0,34% |
0,07% |
Ritiro tangenziale |
4,7% |
0,8% |
Ritiro radiale |
2,6% |
0,4% |
Carico di rottura a compressione assiale |
56 MPa |
6 |
Carico di rottura a flessione statica |
98 MPa |
13 |
Modulo di elasticità |
13740 MPa |
274 |
Proprietà fisiche basate su campioni di durame maturo. Possono variare in base alla zona di origine e alle condizioni di crescita. Il legno è un elemento naturale: le dimensioni delle doghe potrebbero variare fino a un 3% rispetto alle misure nominali.
Il Teak è uno dei legni più utilizzati come pavimento per esterni. Durata, stabilità ed estetica ne fanno senz’altro una delle scelte più indicate per ottenere un ambiente esterno raffinato. Dal colore dorato e un profumo caratteristico, è una scelta particolarmente adatta ad ambienti privati e di pregio. Legni estremamente resistenti, che non temono le intemperie né l’usura nel tempo e che non necessitano di manutenzione, permettono di portare all’aria aperta tutta la classe e il calore del parquet domestico.
Le applicazioni in legno per esterni sono un elemento molto suggestivo per qualsiasi progetto. L’individuazione del giusto prodotto e una posa svolta a regola d’arte sono fattori basilari al fine di garantire un risultato all’altezza delle aspettative: impeccabile ed eterno.
Il suolo deve essere reso piano con una pendenza di circa 1 cm ogni metro lineare. Per correggere le pendenze è possibile utilizzare “tacchi di compensazione” ovvero spessoratori ricavati dagli stessi magatelli e fissati al suolo e/o ai magatelli. In caso di posa su terreno instabile è necessario livellare la superficie (nel caso di posa su terra, stendere uno strato di tessuto-non-tessuto per evitare la ricrescita di erba). Al fine di stabilizzare la superficie su cui posino i magatelli, è quindi necessario utilizzare putrelle di cemento di dimensione 30×30 cm. Si consiglia in ogni caso di costruire una doppia orditura perpendicolare : la prima con interasse 1 metro, la seconda con interasse 30 cm (in caso di posa con clip) o 45 cm (in caso di posa con viti a vista). Tale accorgimento è in grado di conferire una perfetta stabilità al pavimento. Per conferire la migliore stabilità possibile alla pavimentazione, Déco raccomanda di costruire la sottostruttura in legno durevole, anche nel caso di recupero di quote e dislivelli. Tale raccomandazione è valida sia nel caso di posa di pavimenti in legno massello, sia nel caso di Ultrashield e Décowood. I magatelli, che devono essere quanto più possibile dritti, vanno fissati al cemento con viti o tasselli. Qualora non fosse possibile fissare i magatelli al cemento (es. terrazzo con guaina catramata), sarà necessario costruire una struttura portante con controventature oppure una doppia orditura (v. sopra).È imperativo prevedere che tutte le teste delle doghe vengano fissate su un magatello, progettando e montando la sottostruttura di conseguenza, eventualmente raddoppiando i magatelli laddove due teste siano adiacenti; questo perché le teste delle doghe sono la zona più sensibile per i movimenti del legno ed è importante che siano bene ancorate alla sottostruttura, venendo ad essa fissate con due viti o due clip. Per una corretta installazione del decking è innanzitutto necessario lavare le doghe prima di procedere. Questo per far sì che il tannino eventualmente presente nel legno possa essere rilasciato dallo stesso ed evitare che in futuro possa macchiare superfici adiacenti alla pavimentazione. Esistono due modi per installare i pavimenti in legno per esterno: con viti a vista o con clip. Le viti a vista sono senza dubbio il metodo più sicuro poiché consentono di ancorare direttamente le doghe alla sottostruttura. Nonostante la resa estetica sia da taluni ritenuta meno gradevole, rimane il metodo consigliato. La procedura è come segue: Montare la prima fila di doghe, che deve essere perfettamente dritta. È sempre necessario effettuare un preforo e svasare prima di installare le viti. Queste devono essere a una distanza di ca. 2 centimetri dalle estremità delle doghe per evitare screpolature nel legno. Le doghe vanno poi montate con la parte convessa verso le doghe precedenti e inizialmente fissate con viti solo alle estremità. L’estremità dovrà naturalmente essere spinta verso la doga precedente, determinando la corretta distanza tra le due doghe (ca. 5 mm). Una volta installate tutte le doghe sarà necessario utilizzare uno scalpello (o qualsiasi oggetto adatto a fungere da leva) per distanziare le doghe uniformemente di 5 mm. Sarà quindi possibile avvitare le doghe all’altezza dei magatelli utilizzando un filo a battere per tracciare una linea perfettamente dritta e migliorare così l’estetica della pavimentazione. Le clip non consentono di fissare le doghe direttamente ai magatelli, esponendo la pavimentazione al possibile rischio di movimenti. Questo tipo di installazione è dunque consigliato solo con legni di provata stabilità. Si sottolinea inoltre che l’ispezionabilità e/o la sostituzione di doghe danneggiate risulta estremamente difficoltosa con questo tipo di posa. La procedura è come segue: Montare la prima fila di doghe, che deve essere perfettamente dritta e fissata sul lato esterno con viti a vista. Inserire le clip nella fresatura, avendo cura che siano correttamente in sede. Avvitare la clip al magatello di sottostruttura. Procedere con le file successive, verificando ogni 3 o 4 doghe che la distanza tra la prima doga e le successive sia sempre la stessa lungo tutta la fila. Diversamente è necessario rivedere i parallelismi. Completare la pavimentazione fissando il lato esterno dell’ultima doga con viti a vista. Una volta installato il pavimento si consiglia di stendere due mani di olio specifico per esterni a distanza di 72 ore l’una dall’altra. Tale operazione, da ripetersi ogni 6 mesi/1 anno a seconda delle condizioni atmosferiche, è raccomandata per preservare il colore originale del legno ed evitare microfessurazioni, in particolare sulle estremità delle doghe. La mancanza di questo tipo di manutenzione non compromette comunque la stabilità strutturale della pavimentazione.